Cassa fucile mod. 1891
E' in legno di noce, o frassino, o faggio ed è costituita dal fusto, dall'impugnatura e dal calcio.
Il fusto presenta un lungo incasso longitudinale per l'alloggiamento della canna, un altro incasso per l'alloggiamento del traversino, il canale interno ed esterno per la bacchetta nettatoia e da altri incassi per i fornimenti.
Ricordiamo che nelle primissime produzioni, c'era un traversino di rinforzo come nei fucili Mauser.
Il calcio è protetto da un calciolo metallico fissato con 2 viti.
La lunghezza totale del legno, senza fornimenti è di 120 cm.
Nella figura in basso notiamo l'incasso per la maglietta e piastretta.
Parte alta della cassa per l'alloggiamento del bocchino e foro di passaggio, con fornimento metallico, della vite di bloccaggio.
Spesso sui legni e in particolar modo nella pala del calcio, si trovano marchi, timbri, incisioni ecc. ecc..
Ecco alcune immagini:
Pietro Lorenzotti
F.A.E.T. 1948
 
F.A.E.T. 1946
RIPARAZIONE ROMA
F.A.T. 1947
Terni 1????
RIPARAZIONE T.A. (Torre Annunziata) 1894
JT. U. GR.
Si tratta di una punzonatura impressa dagli austriaci a seguito della trasformazione dei 91 catturati di preda bellica ai quali è stata modificata la camera di cartuccia per poter sparare anche le munizioni greche cal. 6,5x54 Mannlicher-Shonauer. L'Austria produceva per una commessa greca precedente alla guerra questo tipo di munizionamento che non fu mai consegnato ..... quindi la punzonatura "
JT. U. GR" sta per "Jtalian und Greeks" e indica che quell'arma poteva sparare sia le cartucce italiane sia quelle greche.
info: John Ceruti (Museo della Guerra Bianca)
Nessun dubbio sull'identificazione di questo fucile mod. 1891 "PREMIO" al T.S.N.
Ecco alcuni esempi di matricole sulla pala del calcio del fucile mod. 1891.
Notate alcune ribattiture dovute al riciclo del calcio  e conseguente rimmatricolazione.
Tra l'impugnatura ed il fusto è ricavata un'apertura per mettere in comunicazione il serbatoio con lo spazio di caricamento della culatta.