Tale struttura inadeguata e non funzionale fu modificata con

Circolare nº 125 del 25 febbraio 1916:
"Modificazione all'attuale copricanna e bocchino del moschetto mod. 91 per T.S."


Per evitare le frequenti spaccature che si determinano, per l'effetto del tiro, nell'attuale copricanna del moschetto mod. 91 per T.S. Viene adottato un nuovo tipo di bocchino provvisto di apposita appendice che, sovrapponendosi al copricanna, lo tiene unito all'arma.

                                                                                                                              Il Ministro: V.I. Zupelli
Fornimenti moschetto mod. 1891 T.S.
Bocchino e il copricanna del primo tipo di moschetto t.s.
Il copricanna veniva fissato su una lamella, a sua volta incastrata nel punto indicato dalla freccia, sulla cui superficie c'erano due protuberanze che andavano a trattenere il copricanna, che aveva i fori per l'incastro. Questo particolare attacco era identico a quello usato nei fucili mod.1891 di produzione iniziale.
Ecco il nuovo bocchino, praticamente identico al precedente tranne che per la nuova appendice metallica messa sulla parte superiore che tratteneva il copricanna.
La vite del bocchino ha la funzione di rendere solidale il supporto dell'attacco della baionetta, fatto a forma di ferro di cavallo. al bocchino e contemporaneamente tenere il bocchino solidale al fusto della cassa.
Ecco un esempio di questa fase transitoria nella quale troviamo ancora il vecchio bocchino con la modifica dell'attacco per la sciabola baionetta del fucile mod. 91 come dalla circolare n° 538 del 13 settembre 1923.
Da notare l'assenza della maglietta per la cinghia e il nuovo attacco della baionetta, simile a quello del fucile mod. 91.
Circolare n° 538 del 13 settembre 1923:

Essendo venute ad esaurirsi le scorte esistenti di sciabole-baionette mod. 91 per T.S. e dovendosi, con riferimento alla circolare n. 121 del giornale militare 1920, addivenire all’adozione delle sciabole-baionette mod. 91 anche per il moschetto mod. 91 per T.S., questo Ministero, sentito anche il parere tecnico della direzione superiore delle costruzioni di artiglieria, determina che ai moschetti mod. 91 per T.S., attualmente in servizio, venga modificato il bocchino sostituendovi all’attuale fermo di sciabola-baionetta e vite di bocchino, quelli esistenti sul bocchino del fucile mod. 91. Pertanto, gli ultimi quattro comma della predetta circolare vengono sostituiti dai seguenti:
Ai moschetti mod. 91 per T.S. già in servizio, di mano in mano che occorresse procedere al cambio della sciabola baionetta, questa dovrà essere sostituita con quella del fucile mod. 91. Il bocchino applicato al moschetto, dovrà perciò essere modificato applicandovi, con saldature autogene, il fermo di sciabola del fucile mod. 91, dopo avervi tolto quello in esso esistente, ed adattandovi la vite di bocchino. Per quei moschetti ai quali occorresse sostituire la cassa, oppure il bocchino, si dovranno applicare senz’altro le disposizioni di cui ai numeri 1, 2 e 3 della circolare sopra citata. Tutte le operazioni di cui sopra, dovranno essere eseguite soltanto dalla fabbrica d’armi di Terni, la quale provvederà sin da ora ad applicarle ai moschetti mod. 91 per T.S. da riparare.

                                                                                                                    Il Ministro: A. Diaz
Passaggio filettato per la bacchetta nettatoia.
Copricanna
La piastretta con maglietta e le viti da legno che è posizionata in costa nella pala del calcio.
Dopo vari anni di stasi, nel mentre il moschetto per T.S. è stato prodotto dalla trasformazione dei vecchi fucili mod.91 (moschetto modello 1891/24).
Vengono emesse queste due ultime circolari che praticamente mettono la parola fine a questo lungo capitolo durato più di 30 anni, si affacciano nel mondo armiero, nuove e vecchie fabbriche che danno vita a nuovi moschetti per t.s., anche questi impropriamente chiamati moschetto mod. 91/28.
Attacco posto di  fianco al fusto della  cassa, da apporre ai moschetti T.S. secondo le disposizioni della circolare n° 215.
Ecco una spranghetta con le viti già inserite, si può notare la raffinata lavorazione, rispetto a quella analoga visualizzata sopra. Infatti il traversino è dentro un tubicino esterno che essendo libero di ruotare permette una maggiore facilità nel passaggio della cinghia e minor attrito.
Incavo sul copricanna per l'incastro sotto l'appendice del bocchino.
La bacchetta nettatoia è fatta in un solo pezzo ed è lunga 42 cm (foto Eriode Bagioni).
Il calciolo metallico, che non presenta più lo sportellino per la bacchetta nettatoia (che ritroveremo nelle successive versioni del modello 91/38). Anche questo è tenuto solidale al calcio della cassa tramite viti da legno, mentre i fornimenti interni metallici sono identici alle precedenti e future versioni del '91.
Fornimenti (comuni) moschetto mod. 1891 T.S. e T.S. (Modificato).
La maglietta con la molla per bloccarla.
Ecco il bocchino e la vite di fissaggio alla canna.
Queste modifiche, come riportato nella circolare nº 121, imposero l'adozione di un nuovo tipo di copricanna, che come tutti i fornimenti sono simili o in alcuni casi gli stessi utilizzati nel fucile mod. 91.
Nuovo copricanna, simile a quello del fucile mod. 91.
Gola per l'alloggiamento della maglietta.
Ecco tre immagini che danno un chiaro esempio degli abbinamenti tra cassa e bocchino.
Circolare nº 402 dell' 11 Luglio 1929:

Per ragioni di impiego e di maggior semplicità dei rifornimenti il Ministero è venuto alla determinazione di adottare per i moschetti 91 T.S. un duplice sistema di attacco della cinghia al moschetto. Detto sistema che sarà per ora applicato soltanto ai moschetti di nuovo allestimento ed a quelli che affluiranno alla Fabbrica d’Armi R.E. di Terni, per essere riparati), è costituito dalle seguenti parti:
a) una fascetta, con maglietta e attacco di fianco, che si ottiene mediante modifica della fascetta attuale;
b) una piastretta con maglietta;
c) una spranghetta senza tubicino (di nuova adozione);
d) due viti da legno per piastretta;
e) due viti da legno per piastretta senza tubicino. Per tale attacco si usa la cinghia del moschetto m. 91.
Saranno, in seguito, pubblicate le relative aggiunte e varianti alle tavole di costruzione ed al modello per gli inventari. Cenni sull’impiego del duplice attacco della cinghia. Per passare dall’attacco normale a quello di fianco, e viceversa, basta togliere la cinghia dalla maglietta di fascetta e da quella di piastretta, applicandola, rispettivamente, entro la camerella dell’attacco di fianco, della fascetta stessa e nella spranghetta senza tubicino, nuovo tipo. Quest’ultima risulta spostata in avanti, sul calcio, di circa mm. 90, rispetto all’attacco di fianco della vecchia spranghetta con tubicino, per avere maggiore comodità di adattamento del moschetto a tracolla.
                                   
                                                                                                                  Il Ministro: P. Gazzera

Circolare nº 215 del 10 Aprile 1930:

In seguito all’adozione dell’attacco duplice della cinghia nei moschetti mod. 91 T.S., di cui alla circolare 402 del giornale militare 1929, questo Ministero decreta che a tutti i moschetti mod. 91/24 e mod. 91 T.S. modificati, (aventi cioè la fascetta, il bocchino e la sciabola-baionetta uguali al fucile mod. 91) muniti di fascetta con attacco normale, venga a cura dei corpi e delle direzioni d’artiglieria che li hanno in carico, applicato il nuovo attacco duplice. - ... (omissis).
Ai moschetti mod. 91 T.S. non modificati l’attacco duplice non può essere applicato richiedendo esso il cambio della cassa, del copricanna, del bocchino e per la maggior parte anche il cambio della sciabola-baionetta. A detti moschetti potrà, quando occorra, applicarsi l’attacco di fianco di cui alla circolare 434 del giornale militare 1921 richiedendo alla fabbrica d’armi di Terni le parti occorrenti. 

                                                                                                                     Il Ministro: P. Gazzera
Magliette con singolo e duplice attacco.

La versione definitiva del moschetto modello 1891 per t.s., nella produzione del 1928.
Spranghetta senza tubicino, da notare la fattura spartana del pezzo.
Circolare nº 121 del 26 febbraio 1920:

Allo scopo di uniformare maggiormente la costruzione del moschetto mod. 91 per T.S. a quella del fucile mod. 91, questo Ministero, sentito anche il parere tecnico dell'ispettorato delle costruzioni d'artiglieria, determina che nella fabbricazione dei moschetti per T.S. da allestirsi, d'ora in avanti, a nuovo vengano apportate le seguenti modificazioni rispetto al tipo regolamentare:
1-Sostituire la sciabola-baionetta, il bocchino e la maglietta di bocchino il mirino con le corrispondenti parti impiegate per la costruzione del fucile mod. 91;
2-Il copricanna attuale deve essere sostituito con altro eguale a quello del fucile avente però la tacca d'abbattimento dell'alzo spostata in relazione alla differenza nel ritto dell'alzo. Il ritto d'alzo rimane qual'è attualmente;
3-La canna e la cassa debbono essere sostituite con parti simili a quelle che si impiegano per il fucile, ma solo rimpicciolite in relazione alla minor lunghezza dell'arma.
I moschetti mod. 91 per T.S. già introdotti in servizio saranno, invece, conservati nelle condizioni in cui si trovano e la sostituzione delle parti modificate con quelle a cui sopra è cenno, dovrà essere effettuata soltanto dopo che saranno esaurite le scorte di quelle di vecchio modello eventualmente esistenti sia presso gli stabilimenti e direzioni di artiglieria sia presso i corpi.
Esaurite le dette scorte, anche i vecchi moschetti dovranno essere gradualmente ridotti al nuovo modello, adattandovi, di mano in mano che se ne presenta l'opportunità, le parti di nuovo modello in luogo di quelle vecchie abbisognevoli di ricambio. ... (omissis)

                                                                                                                             Il Ministro: A. Albricci
Fornimenti moschetto mod. 1891 T.S. (Modificato)
Moschetto Modello 1891 per TS di inizio produzione.
(collezione Carlo Rotondaro)
Tratto della bacchetta filettato per l'avvitamento nel bocchino.